Scoprire l'identità europea.


In cosa consiste l’identità europea ?
Quale la sua essenza ?
Qual é il suo nucleo costitutivo ?

Simili quesiti non sono di agevole soluzione, come dimostra l’articolato dibattito sviluppatosi negli ultimi anni sul tema ad opera di storici, sociologi, filosofi e studiosi di scienze sociali.

Ad evidenziare la complessità e problematicità dell’argomento può essere citato questo passaggio del Rapporto 1992 della Commissione europea: il termine “Europa” non è ufficialmente definito. Esso combina elementi geografici, storici e culturali che tutti insieme hanno contribuito all’identità europea. L’esperienza condivisa della prossimità, idee, valori e interazione storica, non può essere condensata in una semplice formula, ed è soggetta a revisione da parte di ogni generazione che segue.
La Commissione crede che non sia possibile, né sia opportuno stabilire le nuove frontiere dell’Unione europea, i cui contorni saranno disegnati lungo gli anni a venire.

Non bisogna, però, mai abbassare la guardia contro l’ossessione identitaria, che caratterizza un’epoca come la nostra in cui, a fronte di processi e mutamenti di portata globale, si è portati a cercare una rassicurazione psicologica in una sorta di baricentro permanente che, conferitoci alla nascita, dovrebbe accompagnarci lungo tutto l'arco della nostra vita, “proteggendoci” da ogni rischio di contatto e scalfitura: un’illusione e un artifizio, che non tiene conto della realtà dell’esistenza e delle molteplici esperienze che concorrono a formare, giorno dopo giorno, la poliedrica personalità di un individuo, non certo riducibile a rigidi schematismi.
Il concetto di identità richiama quello di radici – “da preservare e difendere”, secondo un mantra ricorrente.

Ascolta la narrazione mitologica di Europa.


Identità e Cittadinanza

Chiunque si accosti alla storia europea dall’antichità ad oggi avrà chiara consapevolezza del mosaico di popoli ed etnie, della pluralità di lingue, religioni e culture che hanno contrassegnato le vicende del continente.

Da Dante al trattato di Maastricht: il processo di edificazione dell’identità europea

Realtà fondata, pur non saldamente, su un ethos comune e su una storia che, nel bene e nel male, ha plasmato la fisionomia del continente, l’Europa è stata, e continua ad esserlo, anche una visione e un progetto, che nel corso dei secoli è stato declinato, secondo differenti modalità, sensibilità e ideologie, da sovrani, intellettuali, filosofi. Dalle tesi di Dante nel De Monarchia alla proposta avanzata nel XV secolo dal re di Boemia Georg von Podebrad, dall’umanesimo universale di Emeric Crucé, attivo nella prima metà del Seicento, al piano del duca di Sully, ministro ugonotto di Enrico IV, dal trattato dell’Abbé de Saint-Pierre per far regnare la pace perpetua in Europa alle posizioni di Mazzini e Cattaneo, per giungere infine al movimento paneuropeista del conte Richard Coudenhove-Kalergi, fautore negli anni Venti del secolo XX dell’avvento degli Stati Uniti d’Europa, ad Altiero Spinelli e Jean Monnet, la storia europea ha registrato un fervore intellettuale e una visionarietà prospettica improntate al sogno di alleanze generali che, tramite l’istituzione di organismi e tribunali sovranazionali, fossero in grado di dirimere le contese tra stati, impedire il ricorso alle armi e garantire pace e prosperità del continente. Nobili aspirazioni che testimoniano una volontà e un desiderio, avvertito almeno in parte del ceto intellettuale europeo, di una qualche forma di unione che, senza negare realtà e identità nazionali (per quanto labili, prima dell’Ottocento), potesse superare le logiche della ragion di Stato e tenere a freno le mire egemoniche di questa o quella potenza. Frutto del trattato di Maastricht, firmato il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1° novembre 1993, l’Unione europea rappresenta allo stato attuale, pur con tutte le fragilità, lacune e problemi che conosciamo, la più significativa istituzione realizzata dai popoli del continente nell’ambito della cooperazione politica, economica, giuridica, sociale, culturale.

Biomimesi (Biomimetics)
La biomimesi è lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane.

What is Cultural Design ?
Cultural Design proposes is an active approach to evolutionary-cultural processes through bottom-up dynamics.
Rather than passively and unconsciously receive the cultural elements imposed on themselves, people and local communities would be equipped with the knowledge and techniques of the field to determine for themselves which cultural elements should be fostered in the next future evolutionary processes.
By using the current available technological resources and devices at our disposal to empower groups and local communities that wish to evolve their cultural elements in an active way, "Cultural Design" intends to establish the necessary connections between the different areas of scientific knowledge.
“The keystone pillars of this field, are complex research, cognitive science, and cultural evolution". What is "Social Impact" ?
When new ideas and behaviors spread across social systems.
"Rethink the way you think"
“We are building hybrid-platforms and meta-architectures for the collaboration through which millions of people will be able to participate in the whole redesign of our civilization for the new millennium.”
There are not many alternatives if we want to ensure the existence of the human species on planet Earth in the long run. And although there are no magic formulas for this to happen".
Evolutionary-cultural processes are triggered by cultural design actions.